La musica della vita
di Emiliano Toso
In questi ultimi anni ho potuto sperimentare di persona come la musica possa creare benefici importanti a livello fisico, mentale ed emozionale. Ho ricevuto riscontri da parte di persone sane e malate, giovani o anziane, dal momento della nascita di una nuova vita fino agli istanti che precedono la morte. Ho deciso di portare la mia musica nei reparti degli ospedali e nelle scuole, nei centri di cura e di benessere; in situazioni in cui si potesse integrare con la medicina tradizionale, la psicologia, il coaching, il massaggio o forme di cura più olistiche. Sono passato da un concerto per embrioni appena fecondati all’Istituto Marques di Barcellona, ai piccolissimi prematuri in terapia intensiva al S. Raffaele di Milano, dai ragazzi del Bambin Gesù di Roma, al reparto di Psichiatria di Biella, ai malati di Parkinson fino ad arrivare alle donne guarite da tumore al seno all’ospedale Bellaria di Bologna. Esperienze profonde, indimenticabili, che mi hanno ricordato quanto siamo tutti diversi e comunque sempre in armonia con un disegno universale meraviglioso.
Una delle scoperte più emozionanti è stato vivere la pienezza del ciclo della vita. Nel 2015 ho voluto dedicare un intero album al momento della nascita; poter donare buone vibrazioni a chi sta dando origine alle nuove generazioni, ai bimbi nel grembo delle loro mamme, dagli istanti che precedono il concepimento fino al delicato momento del parto. Mentre componevo e suonavo questi brani, immaginavo di poter portare la mia musica tra i reparti di maternità, pediatria, laboratori e corsi prenatali… Poi sono arrivati inviti a conferenze inerenti temi di esperienze oltre la vita. All’inizio non capivo perché queste frequenze di vita fossero così interessanti in ambiti vicini alla morte. Un giorno un’ostetrica che aveva lavorato nell’ambito delle cure palliative mi ha raccontato come nei due reparti fosse riuscita a percepire emozioni, sensazioni e addirittura suoni molto simili, tra chi sta venendo alla luce e chi sta lasciando questa esperienza terrena. Ho potuto sperimentare come i messaggi di amore e di nuova vita presenti nel mio album Wingprinting fossero perfettamente in risonanza con situazioni apparentemente opposte, che fanno comunque parte del ciclo della vita.
Poter donare buone vibrazioni a tutte queste creature attraverso le mie composizioni genera in me immensa gratitudine e sento sempre di più che questa è la mia missione più profonda in questa vita. Per più di venti anni ho studiato e lavorato da biologo cellulare, affascinato dalla scienza della vita e dalle leggi che la governano. Poi la musica che componevo ha cominciato a farsi sempre più spazio e migliaia di persone hanno cominciato a scrivermi i loro benefici nelle situazioni più diverse: nel rilassamento, per facilitare il sonno o abbassare i livelli di stress cronico; nei laboratori per bambini e nelle scuole per aumentare l’attenzione e la creatività; nella creazione di nuove opere d’arte per aumentare l’ispirazione creativa.
Nasce così Translational Music, rappresentata da un mare di cellule sotto un cielo di musica: la traduzione di emozioni vissute a livello profondo, cellulare, ad un piano più alto, quello della musica. Grazie alla risonanza, queste vibrazioni si diffondono in modo veloce, universale ad altre cellule, a tante persone che stanno attraversando fasi diverse della loro vita.
La comunità scientifica sta riscoprendo quanto l’ambiente possa influenzare la nostra salute già durante la vita prenatale (Bruce Lipton 2005) e come l’ascolto della musica vada a modificare l’attività funzionale del nostro DNA (Kanduri 2015). Il Dott. Peter Natanielsz scrive nel suo libro Life in the Womb (1999): “La qualità della vita nella pancia programma la nostra suscettibilità a malattie vascolari, infarto, diabete, obesità e una miriade di altre patologie in età adulta”. In studi più recenti sono stati persino collegati alla vita prenatale e perinatale malattie croniche degli adulti che comprendono l’osteoporosi, disturbi del comportamento e psicosi (Gluckman e Hanson 2004).
L’ambiente regola la funzionalità dei nostri geni e l’epigenetica ci sta aiutando a capire nel dettaglio come la percezione di ciò che accade intorno a noi possa determinare salute e destino. Pensando a queste considerazioni in chiave globale, possiamo affermare che il momento del concepimento e il periodo di vita prenatale sono i tasselli più importanti dell’intera evoluzione umana in quanto rappresentano il substrato rispetto al quale si modella l’imminente esistenza terrena.
La musica è da sempre riconosciuta come uno strumento molto potente per ridurre lo stress: Translational Music è composta e suonata su strumenti accordati a 432Hz, per risuonare in modo più efficace con le nostre cellule e favorire la sincronizzazione degli emisferi celebrali, abbassando la pressione sanguigna, la frequenza cardiaca e respiratoria, potenziando il nostro sistema immunitario (Bruce Lipton 2013).
L’arte unita alla scienza crea un potente strumento di consapevolezza ed evoluzione per il nostro pianeta, che possiamo rappresentare come un grande organismo di cui i nostri figli sono le nuove cellule da cui dipenderà la futura salute globale.
Quest’anno, dopo aver portato Translational Music in Italia, Canada, Germania, Spagna attraverso conferenze internazionali e concerti pianoforte/violoncello, ho voluto dedicare il mio nuovo album “Suono di Neve” ai bambini, che sono stati mia grande fonte di ispirazione e permettono a ciascuno di contattare sempre il proprio profondo stupore di fronte al meraviglioso Miracolo della Vita.
emiliano
15 Marzo 2017 @ 11:02
https://www.youtube.com/watch?v=rNDvljTIBGU