Re Nudo 50°

Antologia di Re Nudo 1970-2020. Storia e Storie di una Rivista. 

Re Nudo nasce nell’ambito di una società di mutuo soccorso, per riportarci a pensare che stiamo sbagliando direzione, che è necessario riconnetterci con noi stessi. E questa non è fantasia, non è esoterismo, è saggezza.” Fabrizio De André

Dopo mezzo secolo di attività, avete finalmente tra le mani l’antologia completa e definitiva di Re Nudo, la rivista che più di ogni altra ha caratterizzato – nel corso dei suoi cinquant’anni di vita – il pensiero alternativo in Italia.

Il libro, a cura del suo storico fondatore e direttore Andrea Majid Valcarenghi, raccoglie il meglio degli articoli e delle interviste pubblicate sulle pagine della rivista, cercando di tracciare una strada tra ricerca, cronaca, denuncia, scoperta. Quasi una ricostruzione di cinquant’anni di storia italiana, e non solo, visti da un punto di osservazione davvero libero e indipendente.

Una selezione accurata di articoli pubblicati tra la fine del 1970 e il 2020, con interventi di musicisti, artisti, intellettuali, ricercatori, donne e uomini dei movimenti nascenti, che hanno caratterizzato l’evoluzione della cultura alternativa in Italia, del movimento femminista e di quello lgbt. La psichedelia, i primi festival di musica pop, l’alimentazione e le cure naturali, quello che oggi è culturalmente accettato o tollerato, è descritto in questa antologia con testimonianze, confronti e scambi dei protagonisti. Una sequenza di contributi che arriva fino alla testimonianza dei movimenti della cosiddetta nuova spiritualità, dal buddismo a Osho, dallo sciamanismo alla psicologia umanistica.

Un libro destinato a restare nella Storia dei movimenti culturali ed esistenziali che hanno caratterizzato la fine del ‘900 e l’inizio del nuovo secolo. Il libro definitivo su una storia straordinaria e irrepetibile nell’editoria italiana. 500 pagine tutte a colori e illustrate.

 

Emozione è la parola ricorrente che ci ha attraversato lavorando a questa opera.
Da parte di Shunyo Paola Pezzino, nel trascrivere con trasporto gli articoli scelti, ridando vita a tante parole appassionate di persone che hanno fatto la storia di ReNudo. Emozione è stato il commento ricorrente che l’amico editore Massimo Roccaforte mi condivideva quando, blocco dopo blocco, riceveva l’impaginazione dell’antologia e ne veniva scosso nel cuore.
Emozione da parte mia nel rileggere cose dimenticate ed episodi incancellabili e dover scegliere. E la scelta come sempre implica rinunce, a volte dolorose.

L’emozione è stato anche uno dei criteri che mi hanno guidato nello scegliere o nello scartare.
Una selezione che ha anche tenuto conto di preservare una serie di articoli che hanno segnato un epoca, scelti per far conoscere quei fatti alle nuove generazioni, o per far ricordare a chi le ha vissute, il richiamo ad una memoria per alcuni divenuta rimozione necessaria per giustificare certe successive scelte di vita assai diverse. Ho anche scelto articoli che mi hanno fatto pensare, a volte con tristezza, a volte con orgoglio, “questo testo ha trenta o quarant’anni ma potrebbe essere scritto oggi…”.

Spero davvero che questa opera possa avere un senso anche per voi che ne avete iniziato la lettura. Per me lo ha ed è lo specchio di una esperienza di vita che non si è ancora conclusa. Negli anni sessanta e settanta la scrittura si accompagnava alle esperienze dei festival di Re Nudo. Negli anni ottanta e novanta e oltre, la scrittura si accompagnava alle esperienze dell’India, delle comuni di Osho, il Lavoro per il Maestro. Nel presente la scrittura si accompagna allo stato nascente del villaggio Re Nudo Soli e Insieme, campo d’esperienza, come sempre nella mia vita, che parte da una mia esigenza personale che trova ascolto e corrispondenza in altri simili a me.

Leggendo queste pagine vi potrà sembrare che l’esperienza di Re Nudo sia tanto cambiata nel corso dei decenni. Leggendo gli articoli dei primi anni, troverete passione e rigore ma anche segnali di una ideologia adolescenziale come è giusto che sia per chi vive a vent’anni. Quando leggerete le ultime forse troverete sempre passione e totalità, ma anche l’abbandono di ogni ideologia, adolescenziale e non. Perché la costante della mia vita, riflessa nella rivista, non è stata la fedeltà ad una idea, ma la fedeltà a me stesso. Nel corso della vita si cambia idea. Quello che è importante che non cambi è la fedeltà al proprio sentire. E vivere le nuove esperienze creative specchio delle nuove idee, con la stessa passione e totalità. Uno dei primi slogan dei festival di Re Nudo è stato “Cambiamo la vita prima che la vita cambi noi”. Per molti è rimasto un sogno utopico e sono stati cambiati dalla vita. Si sono fatti prendere dal desiderio di denaro e di potere o anche solo di quella sicurezza che si può ottenere rientrando nei ranghi. Per me non è stato così e forse dalla lettura di questa storia di Re Nudo, qualcosa traspare. Perché Re Nudo nel corso del tempo è cambiato nel suo processo evolutivo, come cambia il ragazzo che diventa adulto. Ma non è cambiato lo sguardo, non è cambiata l’anima. Una volta qualcuno,esperto di editoria, mi ha detto che il limite di Re Nudo era l’essere una rivista personale e per questo non sarebbe potuta diventare una rivista per un largo pubblico. Aveva ragione. Però è stata una rivista verticale, che ha raggiunto un pubblico ristretto, ma per molti, di questi pochi, ne ha cambiato anche la vita.

Majid Valcarenghi