MA TU PENSA, ALLA FINE IL REGNO DEI CIELI SIAMO NOI…di Maurizio Forza

Questo è il punto di comprensione a cui, fino ad oggi siamo arrivati: non dove sia questo luogo di perfezione e gioia, non dove debba essere ricostruita la Gerusalemme celeste, non chi dovrà arrivare a salvarci; il paradiso terrestre, la città santa e il suo giudice vivono e prosperano nel più complesso sistema biologico ad oggi conosciuto: il cervello, in base a ciò che la mente codifica su mandato di… andiamo piano.

Da oltre 50 anni, la fisica dei quanti ci ha fiondato diritti nella tana del bianconiglio, descrivendola, quantificandola e riproducendola con scientifica precisione ed affidabilità. È ormai sperimentabile anche solo con semplici esercizi di attenzione focalizzata, l’interazione diretta tra il nostro modo di essere e ciò che nella vita ci accade, sia in termini di circostanze nelle quali ci troviamo, sia in termini di sintomi e disagi fisici. Come è possibile? Semplicemente grazie all’effetto che ogni osservatore intenzionale pone su quel 99,97% di materia ed energia oscura presenti nell’universo e attualmente fuori dalla nostra capacità di “vederli” come materia ordinaria. In pratica i satelliti sono stati capaci di osservare e descrivere l’universo conosciuto come formato solamente dallo 0,03% di materiale pesante composto dagli stessi elementi che strutturano il nostro corpo, la nostra terra e la nostra galassia: tutto il resto dell’universo è fatto di un qualcosa di strano, misterioso ed invisibile ma che esiste ed è stato chiamato appunto energia e materia oscura. Solo che questa strana forma di “esistenza” a noi sfugge per via della limitatezza dei nostri sensi. Ma, lo ripetiamo, non solo esiste, ma costituisce la quasi totalità di quello che in effetti compone il nostro universo. Il nostro corpo compreso.

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