Giorgio Gaber
  • Re Nudo
    • La rivista
    • L’Associazione
    • Majid Valcarenghi
    • Dicono di Re Nudo
    • Punti vendita
    • Links
  • Articoli
    • EDITORIALI
    • RISPOSTE DAL VUOTO
    • SPIRITUALITA’
    • SALUTE
    • SOCIETA’
    • ARTE
    • ECONOMIA
    • PERSONAGGI
    • DAL MONDO
  • LIBRI MUSICA VIDEO
3 Ott 2012

Giorgio Gaber

apsrenudo DICONO DI RE NUDO

Leggo: “Di tutte le parole scritte inutilmente dovrete rispondere il giorno del giudizio”. Siamo subissati, travolti, inondati dalle parole. Tutti parlano di tutto, tutti intervengono su qualsiasi argomento senza alcun pudore. È irresistibile: non importa quel che si dice. L’importante è parlare per imporre la propria presenza, per attirare l’attenzione, per emergere da un doloroso anonimato. E se necessario alzare la voce fino ad urlare per sovrastare altre voci alla disperata ricerca di ascolto.

È il trionfo del luogo comune, della chiacchiera, del pettegolume, della banalità televisiva. E così in modo irrimediabile, muore la conversazione, il desiderio di “convergere”, di contribuire all’approfondimento dei discorsi, di cercare di capire insieme agli altri quello che succede intorno e dentro di noi.
Alla fine ciascuno si costruisce una visione del modo rigida e schematica, perlopiù isterica, che preclude qualsiasi possibilità di reale confronto e annienta il pensiero.

Anche la parola scritta, che per sua natura richiede riflessioni e approfondimenti maggiori, risente di questo stato di cose, I giornali, infatti, per paura di essere schiacciati dallo strapotere della parola televisiva, si adeguano alla logica dei caratteri cubitali e dello “scoop” a tutti i costi. Poco importano l’attendibilità dell’informazione o l’onestà intellettuale dei giornalisti, ciò che conta è catturare con qualsiasi mezzo l’attenzione dei lettori senza mai deludere le aspettative economiche e politiche del proprio editore.

 Mi sento solo. Trovo sempre meno persone con cui parlare e non leggo più i giornali.

Mi sembra quasi impossibile che da questo desolante contesto possa nascere qualcosa di diverso. Quale spazio può avere un gruppo di persone che senza alzare la voce deisideri confrontare la propria visione delle cose pur partendo da esperienze e presupposti diversi?

Forse un giornale. Un giornale che raccolga le voci di coloro che, con passione e rigore, deisiderino realmente intettoganrsi su se stessi e sul mondo.
Ma attenzione: “Di tutte le partole scritte inutilmente dovrete rispondere il giorno del giudizio”:

Re Nudo N. 1, Ottobre 1996

Abbonati a Re Nudo

Lidia Ravera Michele Serra

Related Posts

DICONO DI RE NUDO

Barbara Alberti

DICONO DI RE NUDO

Rajendra Faccioli

DICONO DI RE NUDO

Vasco Rossi

Cari Amici, è ancora possibile acquistare l'Antologia di Re Nudo uscita per il cinquantenario scrivendo a:

renudo@renudo.it

Con ogni copia riceverete 2 omaggi:

2 cd oppure 2  Re Nudo a scelta tra il n°02 e il n°42

  • Home
  • Punti vendita
  • Abbonamento
  • Contatti
  • Links
  • Shop
© 2025

RE NUDO
Loc. San Michele, 1
53031 Casole D’Elsa (SI)
info@renudo.it

Partita Iva 01365030525

Tag

acqua alimentazione allevamenti intensivi allevamento ambiente amore animali antispecismo arte ayurveda battiato buddhismo crescita danze sacre devapath ecologia editoriale editoriale Majid Valcarenghi energia etica gaber gurdjieff Maurizio Armanetti meditazione microrganismi effettivi movimenti gurdjieff musica operazione socrate osho psicoestesia rabdomanzia respiro rostagno salute Selene Calloni Williams sesso sessualità silenzio spiritualità tarocchi tibet vaccini verità video WILD WILD COUNTRY
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok